domenica 31 luglio 2011

Uova "ribaltate" con sughetto di pomodoro

A distanza di una settimana rieccomi qua!!!
Ho tenuto in caldo questa ricettina da inizio settimana in attesa di pubblicarla e stasera dopo un week end di mare mare mare mi sembra giunto il momento di farlo (era ora!!!).

Questo era uno dei must della mia nonnina, grandissima cuoca, piatti molto semplici ma che come li cucinava lei non li cucina più nessuno!!!!Le polpette, la frittata, pasta fagioli e patate, risotto coi fagioli o con i funghi, riso e prezzemolo...Si può dire che l'ho osservata cucinare da quando avevo 3 mesi eppure questi piatti buoni come li faceva lei non riesco proprio a rifarli (ma a volte ci vado vicina, anche più della mamma...son soddisfazioni superare la principale maestra!). Quindi con questo piatto apro l'angolo de "le ricette della nonna" (col tempo credo aprirò anche l'angolo delle ricette della mamma) e questo è in assoluto uno dei miei preferiti che, non capisco per quale motivo, non ho mai cucinato fino all'altra sera, quando la voglia mi ha assalito e mi sono decisa a farlo assaggiare al coinquilino che ha largamente apprezzato. Non a caso domani sera credo che replicheremo!!!




Uova "ribaltate" con sughetto di pomodoro 
  • uova
  • passata di pomodoro
  • olio
  • aglio
  • basilico
  • sale 
Per ovvie ragioni in questa ricetta non c'è niente da dosare, in quanto è tutto relativo al gusto personale.

Dunque, per prima cosa prepariamo il sughetto: fate soffriggere appena appena l'aglio con dell'olio in una pentola antiaderente con la coda, poi aggiungete la passata di pomodoro, salate e "basilicate" a piacere e fate cuocere per almeno 15 minuti.
Quando il sugo sarà pronto aggiungete le uova proprio come si fa quando le si cucinano all'occhio di bue. La differenza in questo caso si trova,  innanzitutto, nel fatto che cuociono nel pomodoro e che andranno "ribaltate". Ma come fare per ribaltarle?! E' l'unica operazione complicata in questa ricetta che la mia nonna eseguiva con grande dimestichezza e che a me è riuscita così e così. Credo e spero sia solo questione di pratica!!! In sostanza una volta che l'albume si è solidificato ed è diventato bianco (ma ancora non è del tutto cotto) bisogna munirsi di un cucchiaio (come faceva la nonna) o di una paletta (come ho fatto io) e portare la parte bianca sopra al tuorlo, in modo che venga "racchiuso" all'interno dell'albume stesso; lasciate sul fuoco dolce ancora qualche minuto, in modo che l'uovo si cuocia per bene ma che il tuorlo rimanga "morbido".
Spiegarlo non è facile, credo che le foto che troverete tra qualche riga possano illuminarvi meglio delle mie parole!
Una volta "ribaltato" l'uovo il gioco è fatto!!! Mettete in tavola tanto pane (questo piatto nasce per fare la scarpetta!) e servite.


Con queso blog mi sto appassionando più alla fotografia che alla cucina!!! Stasera mi ci è voluto più tempo per sistemare la foto che per scrivere il post (...ehmmm...più o meno....) ma soprattutto ne ho inserita giusto qualcuna! Come farò questo inverno quando perderò il mio "naturale" set fotografico che è il mio balcone?! La luce artificiale proprio non mi piace! Preferisco di gran lunga quella naturale del sole, in particolar modo quando riesco a scattare al tramonto, come in questo caso...mumble mumble...qualcosa inventerò...intanto vi lascio con un'altra foto và!!!!!! ( e io vado a caricarmi qualche telefilm nell'usb da vedere domani a pranzo...)
'Notte!!!






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