lunedì 28 ottobre 2013

Tiramisù con Baileys, noci e gocce di cioccolato

Se vi dico mascarpone, crema al whisky, noci e cioccolato, voi cosa rispondete? Io rispondo G - O - D - U - R - I - A!
Era un caldo giorno di fine estate quando la mia amica Laura (sempre lei) arriva al mare con il mensile di AliceTv , tema principale il tiramisù. Ottimo, a parte il fatto che questo dolce ad agosto è un pò fuori stagione, quindi si prendono appunti e si mettono via in attesa di temperaure più miti. 
Passa l'estate e arriva il momento giusto per sperimentare questa nuova versione del tiramisù. Il risultato non può essere descritto, deve essere assaggiato.
Passo alla ricetta perchè i livelli di acquolina nella mia bocca sono veramente al limite del sopportabile!

lunedì 7 ottobre 2013

Pasta alla norma a modo mio


Avviso ai signori naviganti: utenti siciliani per cortesia non leggete questo post, potrebbe mettere a dura prova le vostre coronarie!

Fatta la premessa, passo a parlare del piatto di oggi con la coscienza pulita.
Sono alla costante ricerca di ricette veloci, facili, gustese ma soprattutto leggere (nient'altro? un cuoco in casa no?), un giorno mi sono imbattuta, in non so quale blog, in una ricetta light per fare la capponata senza friggere le melanzane, ma cuocendole nel forno con un filo d'olio.
E' stato illuminante, cuocere le melanzane in forno, a fette o a cubetti che sia, è diventato un caposaldo nella mia cucina, sia che debba fare la parmigiana sia che debba fare un sugo. Si lo so che fritte sono tutta un'altra cosa, del resto fritta è buona anche una ciabatta, ma una signora deve pensare anche alla linea, sua e del coinquilino, e il fegato ringrazia.

venerdì 6 settembre 2013

Torta della nonna: missione compiuta!


E' stata dura, mi ci sono voluti ben 4 partecipazioni al Palio del Daino a Mondaino, ma alla fine ce l'ho fatta: la torta della nonna che tanto fa impazzire il coinquilino è disponibile e mangiabile in casa Pizza&fichi!
Ma facciamo un passo indietro e andiamo all'origine della storia: da qualche estate ormai ci catapultiamo nei secoli oscuri del Medioevo partecipando al Palio del Daino, fantastica manifestazione organizzata a Mondaino di cui ho largamente parlato qui l'anno scorso, dove, nel mezzo di un prato, viene allestito un vasto stand di dolci veramente ma veramente buoni. A me piace variare, quindi ogni anno assaggio dolci diversi, al contrario il coinquilino è un abitudinario e resta fedele alla sua torta della nonna che, a suo dire, è la migliore che abbia mangiato. 
Dopo vari tentativi di imitazione falliti questo agosto ho deciso che era giunta l'ora di prendermi anche io una fetta di questo dolce, assaporarlo per bene (con gli assaggini strappati a forza gli anni scorsi non era stato possibile) e tentare la clonazione. 
Ebbene, nonostante la giornata caotica e supermultitasking di ieri (marmellata, torta, pranzo, cena, lavoro) posso dire con orgoglio di essere finalmente riuscita a realizzare la torta della nonna del Palio del Daino!

venerdì 30 agosto 2013

Fiori di biscotto alla marmellata per l'ora del tè


Buon pomeriggio e ben trovati!
Dopo la lunga pausa estiva sono pronta a tornare alla mia regolare routine che comprende ovviamente la cucina e quindi il blog. 
Per il ritorno alla "normalità" ho optato per una ricetta semplice, classica nel suo genere, ma sempre buona e perfetta per l'ora del tè che si avvicina. Lo so che è ancora caldo per il tè ma non dobbiamo farci trovare impreparati per l'arrivo dell'autunno.

giovedì 18 luglio 2013

Pannacotta della Patri

Latitante. Lo so.
E' molto che non scrivo perchè mi è mancata la voglia di farlo, mi è mancata la voglia di cucinare per il blog (tranquilli non muoriamo di fame ne viviamo di scatolette e surgelati, la cucina quotidiana è garantita) e mi è mancata la voglia di fotografare. Vogliatemi bene lo stesso.
Ma, siccome il blog è pur sempre una mia creatura e gli voglio bene, oggi mi sono costretta a fermarmi e a buttar giù almeno due righe. E due righe vi darò. Non una di più.
Però vi regalo un grande classico: come tutti i grandi classici esistono millemilioni di versioni ma quella della Patri (mia suocera) al momento non l'ha battuta nessuno.

venerdì 14 giugno 2013

Sgombro in carpione


E poi ci sono quelle volte che vai a far la spesa senza aver un piano d'attacco ben definito e ti ritrovi ad osservare basita il banco del pesce con una faccia molto simile a quella della mercanzia esposta.
Finisce che compro dei pesci random, senza sapere bene cosa farne, a volte scelgo in base al prezzo, il più basso ovviamente, una volta per fare ciò ho comprato un pesce non meglio definito che mi avevano detto di cuocere tranquillamente in forno come si fa con un branzino o un'orata: il risultato è stata una puzza pestilenziale, che si è aggrappata con forza perfino alle tende, tanto che ho dovuto lavarle per mandarla via perchè a distanza di qualche giorno la puzza ci faceva ancora compagnia.
Non è questo il caso di oggi visto che parlerò dello sgombro, pesciolino azzurro che fa benissimo alla salute e che sguazza felicemente nell'Adriatico e che nel mio caso è un pesce a km zero. 
Avrà tutte le qualità nutrizionali del mondo però la sua carne risulta un pò più asciuttina al mio palato rispetto ai più nobili branzini e orata sopra citati quindi nel tempo ho escogitato qualche trucchettino per renderlo più gustoso: il più semplice è cuocere lo sgombro al vapore (oppure bollirlo) e usarlo nelle insalatone al posto del tonno oppure si può fare un'insalata di sgombro e patate ottima anche come antipasto, come avevo già suggerito qui.
Oggi vi propongo un'alternativa vagamente ispirata ai pesciolini in carpione che faceva mio nonno, una vera bontà, i pesciolini del nonno, lo sgombro rivisto e corretto da me giudicate voi.


Sgombro in carpione
  • sgombri non troppi grandi
  • aceto
  • prezzemolo
  • aglio
  • cipolla bianca fresca o cipolla rossa di Tropea (secondo il vostro gusto)
  • sale, olio
Niente dosi, solo un'idea.
Cuocete gli sgombri lavati e puliti in una vaporeria oppure bolliteli. Quando saranno tiepidi sfilettateli, disponete i filetti in una pirofila, salate leggermente e irrorate con un'emulsione di olio e aceto; quanto aceto lo decidete voi in base ai vostri gusti. Aggiungete quindi il prezzemolo e se lo gradite l'aglio tritato, io l'ho affettato per poterlo togliere prima di servire lo sgombro in tavola; unite anche le cipolle (bianche o rosse come preferite) tagliate finemente e lasciate riposare in frigorifero: più lasciate marinate lo sgombro meglio è, suggerisco almeno 12 ore.
Servitelo come antipasto o come secondo piatto accompagnato da una bella insalata mista, gustosa e leggera.

mercoledì 5 giugno 2013

Cantucci friabili della Toni


Questo è un classico esempio di quando si dice: le utlime parole famose...Nell' ultimo post ho dichiarato al mondo che sarei stata più presente con il blog, che uscivo da settimane di lavoro intensissimo ma che da quel giorno avrei avuto più tempo per la mia creatura. Evidentemente così non è stato perchè, per mia fortuna, mi è capitato tra le braccia un nuovo lavoro che mi ha tenuto piuttosto occupata, quindi addio buoni propositi.
Ma oggi dico stop al lavoro e si al blog! Più semplicemente sto aspettando una risposta dal committente e tra i fagiolini da cuocere e la doccia da fare mi ritaglio una mezz'ora per il post.

Vi ho già accennato alla Toni, mamma della mia amica Laura, sempre faconda di buoni consigli culinari in occasione del post sulla marmellata, in questo caso ha superato se stessa: sono letteralmente pazza di questi dolcini friabili, che, non sto scherzando, creano dipendenza. Vi basti sapere che il coinquilino ha dichiarato che, pur non essendo la sua tipologia di dolce preferito, non può smettere di mangiarli. 

Solo a parlarne ho l' acquolina in bocca, quindi vi do velocemente la ricetta prima che la voglia di mangiarli mi rapisca e mi costringa a farli.

Cantucci friabili

  • 4 uova
  • 600 gr farina
  • 300 gr zucchero
  • 100 gr burro
  • 200 gr mandorle
  • 1 bustina lievito
  • 1 pizzico di sale
  • 1 bustina vanillina
Piccola premessa: con le quantità segnate si fanno cantucci per un esercito, siccome siamo solo in due io le ho dimezzate.
Classico procedimento per preparare una frolla: su una spianatoia create una fontana con la farina alla quale avrete già mischiato il lievito. Sgusciate le uova all'interno della fontana, aggiungete il burro a pezzetti, lo zucchero, la vanillina, il pizzico di sale e iniziate ad impastare facendo attenzione (o pregando!) che l'uovo non scappi via. Questa è la versione per quelli bravi, per tutti gli altri, me compresa, basta usare una ciotola per amalgamare gli ingredienti e l' uovo non va da nessuna parte!

Impastate velocemente finchè non otterrete una pasta omogenea; corspargete la spianatoia con le mandorle e incorporatele all' impasto. Formate sette filoncini che "appiattirete" leggermente per iniziare a dargli la forma tipica dei cantucci. Infornate a 180° forno statico già caldo finchè i filoncini non inizieranno a dorarsi, circa 10/15, minuti la tempistica precisa non è presente nella ricetta originale quindi si va ad occhio. Fate attenzione se usate la placca da forno perchè rischiate la carbonizzazione. Quando i filoncini saranno dorati tirateli fuori dal forno, tagliate i cantucci di traverso e rimetteteli in forno a biscottare qualche minuto: io consiglio di appostarsi davanti allo sportello e controllarli a vista, il rischio carbonella è dietro l'angolo.

Serviteli freddi dopo il caffè, essendo friabili non c'è bisogno di pucciarli nel vin santo ma nessuno ce lo vieta.

Volendo potete sostituire le mandorle con le gocce di cioccolato, io sono per le mandorle sempre e ovunque.


mercoledì 15 maggio 2013

Il cibo degli dei, la piadina


E' ormai qualche anno che un pò per piacere, un pò perchè fare la spesa sta diventando sempre più costoso, ho iniziato a fare con le mie manine ciò che di norma si compra già belle che fatto, come il pane, la pizza, le focacce, la pasta all'uovo (questa è una scoperta recente) e ad un certo punto ho pensato: perchè non fare anche la piadina?
Così, in omaggio alle terre marchigiane, che però confinano con la Romagna, che mi hanno adottato, oggi vi propongo il cibo degli dei: la piadina.
Ma potevo io utilizzare la ricetta classica senza fare neanche una modifichina? Certo che no, quindi vi presento la leggerissima piada fatta con l'olio di semi, perchè, come mi ha suggerito la mamma di un amico, se usi l'olio di oliva rimane più secca. Lo strutto lo lasciamo perdere per il momento visto che l'estate si avvicina e vogliamo restare in forma. 
Non importa se poi la farciamo con la qualunque...che almeno la base sia vagamente light!


Piadina con olio di semi (per 5 piadine)
  • 500 gr di farina 0
  • 75 gr di olio di semi
  • 2 gr di bicarbonato
  • 6 gr di sale
  • 250 cl di acqua
Prendete una ciotola dove mettere la farina mischiata con il  bicarbonato, aggiungete l'olio iniziando a intridere la farina e per ultimo unite l'acqua, in cui avrete sciolto il sale, un poco alla volta. Quando la pasta inizierà a prendere forma passate il tutto sulla spianatoia e, armati di pazienza, iniziate a impastare e andate avanti finchè non otterrete un impasto liscio, omogeneo e compatto. Lasciatelo riposare per mezz'ora circa coperto da un panno.


Trascorso il tempo dovuto dividete l'impasto in cinque palline da 160/170 gr circa l'una e con l'aiuto di un mattarello stendete le piadine. Dovranno avere uno spessore di circa 3 mm perchè a noi la piadina ci piace bella sostanziosa!


Per la cottura vi servira una piastra antiaderente con il fondo piatto e liscio, di quelle senza "righe" per intenderci; io ho provato ad usare il classico testo di coccio con pessimi risultati perchè ci vuole veramente un'eternità a scaldarlo. 
Le piadine vanno cotte su piastra calda per circa 2/3 minuti per lato avendo cura di bucherellarle con una forchetta per evitare le bolle.


Noi ieri l' abbiamo mangiata così, con crudo, mozzarella, pomodoro e maionese, la farcitura più buona del mondo! Oppure, come mi ha suggerito la mia amica Eugenia, vi consiglio petto di tacchino o pollo con radicchio e stracchino. 
E poi si sa che dentro alla piadina è buona anche una ciabatta!


lunedì 6 maggio 2013

Torta di arance ricoperta di cioccolato


Scusate la latitanza, un'emergenza lavorativa ha richiesto tutta la mia attenzione e ben 8 ore al giorno del mio tempo (ormai non succedeva da quasi un anno!), ma adesso torno alla normalità che vuol dire più tempo libero, ahimè,  ma anche più blog e più cucina.

La primavera pare sia arrivata e i primi raggi di sole sono stati presi!
Ebbene si, il 25 aprile abbiamo finalmente inaugurato la stagione balneare, che è ancora "work in progress", ma lo stabilimento balneare ha già aperto il bar e ha iniziato a distribuire i lettini in attesa di poter iniziare a preparare la spiaggia per la distesa di ombrelloni che ci faranno ombra per almeno 5 mesi. Siamo riusciti a replicare solamente sabato per qualche ora, il meteo pensa alla salute della mia pelle e non vuole che esageri con la tintarella ^_^

Per festeggiare l'avvenimento vi propongo un dolce dal sapore ancora invernale per salutare il cattivo tempo, il freddo ma anche le bevande calde, il piumone, i pomeriggi passati in casa con un bel film mentre fuori diluvia e tira il vento...
La stagione delle arance è ormai agli sgoccioli (e per fortuna aggiungo io, vuol dire che la mia stagione preferita si avvicina) quindi approfittiamone per cucinare questo squisito dolce. Mi raccomando però, le arance devono essere molto ma molto buone perché la buona riuscita della torta dipende tutta da loro.

mercoledì 10 aprile 2013

Come fare una buona focaccia


Ho provato più volte a fare la focaccia seguendo diverse ricette, non veniva male ma i miei esperimenti risultavano sempre poco soffici/tendenti al duro.
Finchè un giorno sono stata illuminata dalla saggezza della mamma: l'impasto deve risultare molto, ma molto, appiccicoso e morbido.
Certo, ovvio no! Quindi ho ripreso la ricetta di un libricino regalatomi qualche tempo fa e ho quasi raddoppiato le dosi di acqua: risultato eccellente!
Tengo in caldo le foto da un paio di mesi ormai, in attesa del momento giusto per pubblicarle: spero che la mia focaccia sia di buon auspicio per chi spera di riuscir ad organizzare l'agognata prima scampagnata...magari sentendo il buon profumo di focaccia appena sfornata la primavera si decide a farsi vedere! 
Del resto, se gli uomini si conquistano a tavola magari funziona anche con le stagioni....



Focaccia (dosi per una teglia rettangolare da 20x30 cm)
  • 350 gr di farina 0
  • 15 gr di lievito di birra fresco
  • 200/250 ml circa di acqua
  • 8 cucchiai di olio di oliva
  • sale grosso
  • rosmarino
Sciogliete in mezzo bicchiere di acqua calda il lievito e nella restante acqua un cucchiaio di sale grosso; versate la farina in una ciotola e intridetela con il lievito sciolto, 6 cucchiai di olio e l'acqua salata.
Lavorate velocemente l'impasto e trasferitelo su una spianatoia dove continuerete a manipolarlo per 10 minuti circa cercando di immagazzinare più aria possibile. L'impasto deve risultare morbido e appiccicoso, aggiungete un goccio d'acqua se risulta troppo duro e aiutatevi con la farina per evitare che si appicci alla spianatoia e alle vostre mani. E' un durissimo lavoro ma qualcuno deve pur farlo!
Lasciate lievitare la pasta nella ciotola coperta con la pellicola o un panno in un luogo riparato da correnti fredde (il forno spento è l'ideale) per almeno 2 ore.
Trascorso il tempo dovuto manipolate velocemente l'impasto, foderate la vostra teglia con della carta da forno, ungetela leggermente e trasferitevi il tutto; ungete le mani con dell'olio per aiutarvi a stendere per bene la pasta (l'olio è tra l'altro ottimo per idratare la pelle) e lasciate lievitare per un'altra ora la focaccia sempre coperta e sempre in un posto riparato.
Iniziate a scaldare in forno statico a 180°, recuperate la pasta e fate dei buchi con il retro di una forchetta, spennellate la superficie con i restanti 2 cucchiai di olio e cospargetela di sale grosso e rosmarino a piacere.
La foccaccia deve cuocere per circa 25/30 minuti, vale comunque la verifica della cottura con i vostri occhietti.


venerdì 29 marzo 2013

Zuppa di lenticchie veloce

Avrei tanto voluto scrivere un post dedicato al cibo da scampagnata per Pasquetta, davvero, ma con che spirito posso accingermi a cotanta impresa quando fuori sembra novembre? Prima o poi mi ritroverò sovrapensiero ad iniziare a scervellarmi per i regali di Natale, convinta che sia ormai alle porte....Quindi metto in standby quello che avevo in mente di postare e riesumo queste foto fatte più di un mesetto fa che a quanto pare sono ancora attuali.

Oggi ricettina veloce, di quelle che ti salvano il pranzo o la cena con il minimo sforzo e la massima resa. Io lo considero piatto unico, ma può essere anche cosiderato un primo piatto.


venerdì 15 marzo 2013

Dado di carne fatto in casa


Finalmente il cielo pare aver chiuso i rubinetti, ieri ho seriamente iniziato a sospettare che l'Italia fosse stata spostata a nostra insaputa nella zona equatoriale del pianeta, purtroppo le temperature non sono le stesse di quella parte del mondo. Del resto "marzo pazzerello, aprile con l'ombrello (ma anche no!)..." 
Nei giorni scorsi ho riportato in garage tutta l'attrezzatura pro montagna lavata e profumata, quindi considero archiviata la stagione invernale e sono totalmente proiettata verso il caldo, l'estate, il mare, il mio costume scalpita nel suo cassettino in attesa di essere rispolverato, ma a quanto pare il meteo non la pensa come me.

In attesa di tempo migliore sparo le ultime cartucce culinarie "invernali" (ma pensando già alle bontà che verranno) e oggi, come promesso la volta scorsa, vi propongo la versione casalinga del dado di carne, "spacciatami" tempo fa dalla mamma.
Mi scuso in anticipo per la mancanza di una foto del prodotto finito, per la prima volta ho perso le foto che avevo scattato ormai qualche mese fa...oppure non le ho fatte per niente?!
Comunque ci sono quelle dei passaggi intermedi, spero aiutino lo stesso!

venerdì 8 marzo 2013

Zuppa di ceci cotta in pentola a pressione


In questa giornata che sembra più novembre che marzo non c'è niente di meglio di una zuppa calda che mi scaldi il pancino e le mani perennemente ghiacciate, a volte dubito di essere dotata di circolazione nelle mie estremità.
Quindi stamattina ho fatto il pane, come una brava panettiera, e poi ho imbastito questa zuppa di ceci liberamente ispirata alla ricetta di Giallo Zafferano ma debitamente modificata da me, non tanto negli ingredienti quanto nella modalità di cottura.
Non sono una grandissima utilizzatrice di pentola a pressione, ma quando si tratta di bollire qualsivoglia alimento o cuocere zuppe a base leguminosa non c'è niente di più comodo e veloce. 

E' una ricetta approvata e apprezzata dal coinquilino, per niente amante di piatti brodosi, quindi se piace a lui piacerà anche a voi!

lunedì 4 marzo 2013

Nella democraticissima Cina...parte 2

Ve lo avevo promesso no?

L'Oriental Pearl Tower è la torre televisiva di Shanghai situata nel distretto finanziario di Pudong, nostra prima tappa. Come potete vedere la città ci ha accolto metereologicamente parlando dando il meglio di sè, del resto era anche dicembre; l'umidità però ha creato questo bellissimo effetto del tutto indipendente dalla mia volontà!

lunedì 11 febbraio 2013

Un nuovo arrivato a cui dare del tu


Non sono mai stata particolarmente loquace nei miei testi, la mia prof.ssa di italiano alle media mi ha sempre ripresa perchè nei temi ero troppo sintetica; mi sono stupita di me stessa quando ho deciso di aprire un blog, ma non avrei immaginato di scrivere un libro...eppure...eccolo qua! 
Con l'aiuto di altri 72 colleghi, ma soprattutto grazie al babbo di questo progetto nonchè di Ricette 2.0, Riccardo Mares, abbiamo dato vita ad un ebook: Diamo del tu ai fornelli, una meravigliosa raccolta di ricette di 73 foodblogger formato digitale, suddiviso per "occasioni d'uso", dove troverete passione, amore per la cucina, segreti, trucchi del mestiere.

Io mi sono occupata della parte "dolce" del libro, una ricetta "scaccia tristezza" che appartiene alla tradizione della mia famiglia che ho voluto regalare a tutti i lettori del mio blog ma anche del libro.

Vi ho incuriosito?
Vi aspetto qui per un assaggio e qui per una conoscenza approfondita, per dare del tu ai fornelli insieme noi.


martedì 5 febbraio 2013

Nella democraticissima Cina...parte 1


*il titolo non è altro che una mera citazione di un amico al quale devo il copyright

Finalmente, ad un mese esatto dal mio ritorno sono pronta a dedicare un post (anche due) al nostro viaggio in Cina; non sarà una noiosa e minuziosa descrizione di tuuuutti i nostri spostamenti, ma un noioso foto post.
Rispetto al viaggio in America, in cui avevo scattato qualcosa come mille foto, sono stata bravissima, mi sono limitata a 407! Devo ancora selezionarle per bene quindi il numero potrebbe calare... 

Occupandomi io di un foodblog ho scattato qualche foto per noi maniaci del cibo, quindi partirei proprio con le foto culinarie e una piccolissima riflessione sulla cucina cinese: non centra niente con quella che troviamo in Italia; non esistono primo, secondo, contorno si mangia tutto assieme tutti insieme direttamente dai piatti da portata, infatti la tavola è apparecchiata come foto sopra; si mangia con le galline alle 11 e alle 17/18 però trovi ad ogni ora (ma soprattutto di sera) omini per strada che vendono cibo; non posso dire di aver mangiato male, ho provato sapori sconosciuti e lontanissimi dai nostri (però ammetto di aver sentito la mancanza di pizza, pasta e caffè cosa che non era successa negli States! sono una italiana media....).

mercoledì 16 gennaio 2013

Tartufi di pandoro, ovvero come ti reciclo gli avanzi post-natalizi




Eccola!
Non sono rimasta in Cina, per vostra sfortuna sono tornata sana a salva, stomaco compreso (strano ma vero!) è solo che sono stata un pochino impegnata, perchè nonostante al momento lavori solo la mattina "non posso stare ferma con le mani nelle mani" (cit.) quindi ho sempre qualcosa da fare. Devo anche confessare che fin'ora, senza motivo, ho avuto poca voglia di aggiornare il blog, però oggi mi son detta: hai un'oretta buca, anziche ammazzarti di telefilm, fai il tuo dovere, intasa anche tu il web con delle stupidaggini. E preparando le foto mi sono resa conto che il rito del post mi è un pò mancato...

Vorrei dedicare due parole al mio viaggio, ma ne meriterebbe molte di più, quindi in attesa di spulciare le foto che ho scaricato solo oggi nel pc, vi delizio con dei dolcetti finisci-pandoro meravigliosi, ringrazio per la gentile collaborazione Giallo Zafferrano sempre generoso di idee.